Una palina AMAT installata e non alimentata; foto Gioele Pennino
Sulla gestione AMAT continuano le polemiche. Questa volta è il gruppo consiliare OSO, con una nota a firma di Giulia Argiroffi ed Ugo Forello, ad evidenziare alcuni aspetti definiti “imbarazzanti” su cui occorre “vederci chiaro”, attinenti le tante consulenze esterne e le promozioni non attuate. Di seguito il testo della nota:
“Ogni anno la società partecipata AMAT spende centinaia di migliaia di euro per contenziosi.
Dalla lettura delle carte e soprattutto dai numeri sui contenziosi in cui è coinvolta la società AMAT, non è purtroppo possibile fugare il dubbio che questi contenziosi non sempre si vogliano evitare, alimentando un giro di consulenze anche milionarie, che coinvolgono sempre gli stessi professionisti, scelti con la giustificazione di “incarichi fiduciari”.
In un momento particolarmente delicato per la società partecipata che non può davvero permettersi altre perdite finanziarie, vogliamo vederci chiaro: per questo abbiamo avanzato una richiesta di accesso atti, vogliamo capire cosa conterrebbe il documento con cui a inizio 2023 il Consiglio di Amministrazione avrebbe deciso centinaia di promozioni che da anni i dipendenti attendono come riconoscimento di mansioni superiori svolte e che sembrerebbero non essersi attuate, esponendo AMAT a una serie, senza precedenti, di ulteriori contenziosi con i lavoratori.”
Installate ormai da oltre un anno, continuano a rimanere inspiegabilmente spente le paline informative piazzate in molte fermate del bus. Come ci mostra la foto di Gioele Pennino, nessun messaggio compare sui pannelli informativi, che appaiono costantemente spenti. Non si comprende come mai, dopo la loro installazione, non si sia provveduto alla loro alimentazione elettrica. E da via Roccazzo non giunge alcuna notizia al proposito.
Nel frattempo, la cronica carenza di autobus che abbiamo evidenziato con un articolo giusto ieri, provoca effetti molto gravi al servizio, soprattutto nella aree periferiche, ma anche nel collegamento con altri comuni: è il caso di Monreale. Le corse notturne della linea 389 che collega la città del Duomo a piazza Indipendenza percorrendo tutto corso Calatafimi, sono sospese dal 7 maggio scorso. Rendendo ovviamente problematico il suo raggiungimento dal centro di Palermo e viceversa dopo le ore 21:00.
