IL BOSCO VERTICALE: IL SOGNO GREEN DI BOERI

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BOSCO VERTICALE: IL PROGETTO GREEN DI BOERI

di Elvira Sini

Chi non ha mai sentito nominare il Bosco Verticale quando si parla dei grattacieli di Milano?

Sicuramente pochi o nessuno e non solo perchè ci abita la famiglia Ferragnez!

Ironia a parte, questo splendido e innovativo progetto green dell’architetto Stefano Boeri, realizzato tra il 2009 e il 2014, è un raro esempio dell’utilizzo del verde in altezza e in proporzione. Per tale ragione, la sua facciata è stata definita una “facciata vivente”.

L’idea che spinge Boeri a progettare un tale capolavoro nasce dalla sua osservazione dei grattacieli di Dubai. Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre con un’altezza di circa 120 metri uno e 80 metri l’altro situato nel Centro direzionale di Milano, ai margini del Quartiere Isola.

I 110 alloggi totali sono assolutamente considerati “di nicchia” e adatti alle tasche di pochi (si parla addirittura di 16.000 euro al mq per l’acquisto), infatti, sono abitati in diversi casi da personaggi famosi dello sport e dello spettacolo come Chiara Ferragni, Fedez, Gaia Trussardi, Felipe Melo.

La caratteristica peculiare di queste costruzioni, tutte e due inaugurate nel 2014, è la presenza di più di duemila specie arboree (arbusti e alberi ad alto fusto) distribuite sulle facciate.

Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana (l’equivalente di una foresta di 3 ettari) che, attraverso la densificazione verticale del verde, si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, riducendone l’espansione urbana e contribuendo anche alla mitigazione del microclima.

Il Bosco Verticale infatti viene riconosciuto come un enorme polmone verde che, insieme ai Giardini di Porta Nuova, assorbe CO2 e polveri sottili ricreando ossigeno ed umidità, promettendo al contempo una riduzione dei consumi energetici proprio grazie all’azione dello schermo vegetale.

Tutti gli aspetti legati alla vegetazione sono curati dai “Flying Gardeners”, arboricoltori-scalatori che, una volta all’anno, si calano dal tetto degli edifici per eseguire la potatura e la verifica dello stato delle piante.

A testimonianza della sua importanza architettonica, il Bosco Verticale è  vincitore di numerose competizioni come l’International Highrise Award nel 2014.

E’ stato inoltre riconosciuto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat come «grattacielo più bello e innovativo del mondo» nel 2015 e come parte dei «cinquanta grattacieli più iconici del mondo» nel 2019.

Questo edificio è uno di quei grattacieli che negli ultimi anni hanno cambiato il volto di Milano trasformandola nella città più moderna d’Italia.

Fermarsi di fronte al Bosco Verticale e guardarlo dal basso verso l’alto per  la prima volta non può non trasmettere un vero e proprio “emotional impact” che lo rende quindi una tappa obbligatoria per chi visita Milano!

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