La Sicilia è ormai considerata, a torto, terra di turismo, agricoltura e folclore. In realtà, la nostra isola è in grado di offrire ancora eccellenze nel campo industriale: una di questa ha sede a Siracusa, e noi di Sicilia in Progress siamo andati a vedere com’è fatta.
Si tratta di un’impresa in grado di realizzare mini bus elettrici all’avanguardia, con altissima autonomia e di grande comfort, in grado di trasportare viaggiatori all’interno dei centri storici, caratterizzati da strade molto strette, senza emissioni acustiche e chimiche.
L’impresa, che è la Tecnicar di Giacomo Ferrazzano, è stata già in grado di svolgere questo servizio proprio a Siracusa, all’interno di Ortigia. Un know-how nato da anni di ricerca e di adempimenti burocratici, particolarmente lunghi in Italia, e partito dalla realizzazione di trenini elettrici turistici. E che consente oggi, già sfruttando normali batterie al piombo, di mantenere in funzione i bus per un’intera giornata senza ricarica. Ma l’impresa, sfruttando i moderni sviluppi nel campo degli accumulatori di energia, può equipaggiare i suoi mezzi con moderne batterie al litio, ottenendo prestazioni ancora più elevate.
Oggi l’impresa ha qualche difficoltà sul mercato siciliano, a causa della cronica carenza di risorse che le amministrazioni locali destinano ad un servizio essenziale come quello del trasporto sostenibile. E’ per questo che Ferrazzano pensa sempre più al mercato estero, dove il settore è molto più considerato e la burocrazia più efficiente. D’altronde, come lui stesso ci dichiara, la sua impresa è già in grado di realizzare non soltanto mini-bus, ma anche bus di ogni dimensione e capacità. E sempre a trazione elettrica, quindi a emissioni 0.
Strano che con realtà del genere sul territorio, si sia finiti, ad esempio, con l’affidamento dell’impianto di Termini Imerese ad imprenditori non siciliani. Con i risultati che tutti noi conosciamo.
Invece, mentre manovra con grande semplicità uno dei suoi mezzi, Ferrazzano ci racconta le incredibili traversie necessarie ad ottenere permessi, omologazioni e contratti; in questo caso, occorre precisarlo, il problema riguarda non solo la nostra terra, ma tutto il territorio nazionale. Eppure i suoi mezzi sono veramente all’avanguardia: silenziosi, comodi, eleganti ed accessibili a tutti. Il sistema dinamico delle sospensioni, infatti consente al pianale del mezzo di abbassarsi fino a non più di 30 cm da terra, rendendo agevole la salita a bordo delle carrozzine per disabili.
Insomma, un esempio di eccellenza che, purtroppo, la nostra regione mostra di non sapere valorizzare e, in definitiva, di meritare. Noi vogliamo essere ottimisti, e speriamo che, insieme al turismo ed al folclore, nella nostra Sicilia si sappia valorizzare anche l’inventiva, il coraggio e la lungimiranza di chi ha saputo cogliere, tra i primi in Europa, le enormi opportunità dello sviluppo tecnologico applicato alla trazione elettrica.
Uno sviluppo che segnerà presto una svolta rivoluzionaria nel campo del trasporto pubblico locale, alla quale la nostra regione, grazie a Giacomo Ferrazzano ed alla sua Tecnicar, potrebbe dare un contributo fondamentale.