RIFLESSIONI SULL’IDEA DI COLLEGARE IL CAPOLUOGO SICILIANO CON COMISO, VIA AEREO. 

Il collegamento aereo Palermo-Comiso ci mancava. L’idea di questo nuovo servizio aereo è stata lanciata in una recente intervista dall’ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, che dopo aver minacciato di abbandonare lo scalo ibleo, rilancia. E lo fa col botto.

Addirittura un collegamento con il capoluogo, utilissimo, secondo quanto leggiamo, ai “pendolari siciliani”. Un’idea che dopo il fallimento del più volte riproposto Palermo-Catania e più di recente del Trapani-Catania ci appare a dir poco azzardata. Questi voli, infatti, sono durati lo spazio di qualche settimana, al massimo di una stagione, sempre con gli stessi risultati: pochi, pochissimi passeggeri. E la legge del mercato, in questi casi, non perdona.

A meno che non ci si metta di mezzo la mano pubblica, con generosi contributi. Che, come abbiamo visto, in Sicilia, sotto forma di rimborsi del biglietto o, magari, per tenere in piedi aeroporti antieconomici, non mancano mai.

Sarà forse per questo che vengono fuori certe proposte, che basterebbe una semplicissima analisi di mercato per cancellare dalla mente di chi, improvvidamente, se ne fosse invaghito? Non lo sappiamo. Di sicuro possiamo dire una cosa: le analisi di mercato, soprattutto nel campo dei trasporti, sono maledettamente fuori moda. Altrimenti, come si sarebbe verificato il clamoroso flop del “Frecciabianca” o dello stesso, sopra citato, volo Trapani-Catania?

Non volgiamo essere presuntuosi, ma anche senza un’analisi di mercato, qualcosa ci dice che i flussi pendolari tra Palermo e Ragusa non devono essere proprio elevatissimi, e di sicuro saranno inferiori a quelli esistenti tra le due principali città dell’isola che, come ricordavamo prima, non mai sono riusciti a riempire gli aerei.

Insomma, l’idea è così insensata, da farci pensare che verrà seriamente presa in considerazione dalla Regione siciliana.

Staremo a vedere…