La Metropolitana Automatica Leggera, un progetto che pochi conoscono

Di questo sistema di trasporto di è parlato spesso, anche in chiave di contrapposizione con il sistema tranviario. Un confronto senza senso, come abbiamo avuto spesso modo di spiegare più volte, anche sulla base degli approfondimenti condotti dal nostro amministratore ing. Roberto Di Maria.

Recentemente abbiamo riferito della previsione inserita nel PUMS metropolitano, in fase di redazione, che nella zona centrale della città preferisce il sistema metropolitano alla già prevista linea tranviaria. Ma vediamo meglio, sulla scorta degli elaborati progettuali pubblicati nel sito web del Comune di Palermo, come sarà articolato questo sistema di trasporto di massa.

Il progetto al completo

Il progetto preliminare della Metropolitana Automatica Leggera (MAL) di Palermo è stato redatto a partire dal 2004 (amministrazione Cammarata) ed è stato approvato nel 2014. Esso prevede una sola linea che attraversa la città in direzione sud-nord dallo svincolo della via Oreto a Tommaso Natale-Partanna Mondello, lungo le vie Oreto-Roma-Libertà-Sciuti-Strasburgo, per una lunghezza complessiva di 20,77 km. Le fermate, a linea completa, saranno 23, la frequenza prevista di un treno ogni 90 secondi.

Il sistema sarebbe totalmente automatizzato, con assenza del conducente a bordo e porte di banchina alle fermate. esempi di metropolitane di questo tipo sono presenti, in Italia, a Torino, Milano (Linee M4 ed M5) e Brescia.

La velocità massima dei convogli sarà di 80 km/h, per una velocità commerciale di circa 32 km/h. Ogni convoglio avrà una capienza compresa tra 300 e 400 passeggeri. Nelle ore di punta potrà trasportare fino a 20 mila passeggeri per ciascun senso di marcia, e si prevedono circa 36 milioni di passeggeri all’anno.

Il costo dell’opera, a prezzi 2014, era stimato in 3,5 miliardi di euro.

Il primo stralcio funzionale: Oreto-Notarbartolo

Il tratto Oreto-Notarbartolo, I^ stralcio funzionale, è un importante segmento dell’intera linea. In base al progetto preliminare, il tratto Oreto-Notarbartolo, con i suoi circa sette chilometri (compreso il tratto di 500 mt di connessione al deposito) comprende nove fermate: svincolo Oreto, Oreto sud, Oreto nord, piazza Giulio Cesare, piazza Borsa, Teatro Massimo, Politeama, via Archimede, stazione Notarbartolo.

Il tempo di percorrenza dallo svincolo Oreto alla stazione Notarbartolo, secondo le stime iniziali, sarà di quasi 12 minuti.

mal palermo tracciato
Il tracciato della MAL, in rosso il primo stralcio funzionale

La profondità media della linea è stimata in 20 metri (ma si arriva ad un massimo di 35 metri) in maniera tale da sottopassare senza problemi le fondazioni degli edifici ed i sottoservizi, anche in virtù del diametro particolarmente ridotto delle gallerie: il progetto infatti prevede due vie di corsa in tunnel separati dal diametro esterno di soli 5,3 metri da realizzare con scavo interamente meccanizzato per mezzo di due TBM.

La pendenza massima arriva al 4%, che rappresenta un valore notevole per questi sistemi, e si rende necessario proprio per raggiungere in poco spazio le profondità volute, come si può vedere dal profilo longitudinale in figura. Nessun cantiere in superficie, quindi, se non in corrispondenza delle fermate e del deposito, localizzato a monte della confluenza di via Oreto con la Circonvallazione.

Profilo longitudinale della tratta Oreto-Stazione

 

 

Di seguito, la scheda tecnica del Primo Stralcio funzionale. Secondo la stima di progetto  la sua realizzazione sarebbe costata, nel 2014, tra 802 e 907 milioni di euro, essendo previste due tipologie di sistema (a “minimo ingombro” ed a “massimo ingombro”).

Si prevedeva comunque la possibilità di ricorrere al Project Financing, ovvero di far realizzare l’opera a privati in cambio degli introiti in fase di gestione e di un cofinanziamento pubblico del 50% circa.

 

fonte immagini: sito web Comune di Palermo

Il Primo stralcio funzionale della MAL, nelle previsioni del PUMS metropolitano dovrebbe costituire il “collettore” principale dei flussi di mobilità che poi confluirebbero nella rete tranviaria e su gomma. Un sistema che, per la sua grande capacità (20 volte più di una linea di bus, 7 volte più di una linea tranviaria) sarebbe in grado di svolgere egregiamente questa funzione.

Abbiamo schematizzato il sistema al completo nella figura seguente.

sistema tram aggiornato 2024
Il quadro dei trasporti pubblici su ferro a Palermo secondo gli ultimi aggornamenti