Il sindaco Roberto Lagalla ha dichiarato, ai nostri microfoni che sul Passante ferroviario non può essere mantenuto l’attuale qualità del servizio, definita “inaccettabile” (QUI in una dichiarazione ai nostri microfoni) e continua a parlare, anche nelle interviste di fine anno, di una “interlocuzione” in corso con chi gestisce le linee ferroviarie cittadine ed il relativo servizio.
Non conosciamo i particolari di questa interlocuzione: se, ad esempio, sindaco e Presidente della Regione abbiano parlato del prezzo del biglietto sul Passante, che ha subito il 1° gennaio scorso il secondo aumento nel giro di un anno.
Sicuramente ne sono accorti molto bene i pendolari, che già con largo anticipo avevano chiesto lumi alla Regione che, invece che preannunciare gli aumenti del 5% su tutta la rete siciliana entrati in vigore dal 1° gennaio 2024, rivendicava una equivalente riduzione delle tariffe.
Le ripercussioni sono facilmente immaginabili, se consideriamo che, nonostante tutto, il treno è sempre più utilizzato dai siciliani. Ma lo è, soprattutto, nelle grandi città, dove le ferrovie svolgono un indispensabile servizio di tipo metropolitano. Ed a Palermo, città più trafficata d’Italia e tra le più trafficate al mondo, 83a su 83 città europee per qualità della vita, l’impatto può essere devastante.
Il risultato è il seguente: se fino al 31 dicembre 2022 il biglietto urbano sul Passante di Palermo costava 1,70 €, oggi costa 2,00 €. Sugli itinerari extraurbani (esempio: Palermo Notarbartolo-Carini) il ticket costa 3,90 € anziché 3,70 €!
Gli stessi utenti ci inviano continuamente note di protesta, denunciando, oltre all’incremento del biglietto singolo, anche quello dell’abbonamento, molto più importante per chi è costretto ad utilizzare il treno ogni giorno per studio o lavoro. L’abbonamento mensile integrato subisce infatti un aumento da 50,00 a 54,90 €, mentre l’abbonamento settimanale integrato aumenta da 15,00 a 16,90 €.
Tutto questo senza aver visto nessun incremento quantitativo, se non qualitativo, dell’offerta. Nonostante l’incremento dei km-treno sbandierato dalla Regione con il nuovo contratto di Servizio con Trenitalia (dagli attuali 10,9 milioni ai circa 13,7 milioni previsti per il 2033), nessun nuovo treno è stato immesso sul Passante ferroviario, dove le frequenze rimangono scarse: un treno l’ora nelle fermate più servite (10 su 16) addirittura uno ogni mezz’ora sulle altre. Nulla a Palermo Maredolce, che rimane una fermata-fantasma ed un vero e proprio scandalo. Mentre il geniale “Genio Express” sfreccia 5 volte al giorno da Centrale all’aeroporto e viceversa, fermando soltanto a Notarbartolo. Alla folle velocità media di 60 km/h.