CONSEGNATO IL PROGETTO, ANCORA LUNGA LA STRADA PER LA REALIZZAZIONE DEI PONTI LATERALI. VI SPIEGHIAMO IL PERCHE’

Pronto il progetto per le carreggiate laterali del Ponte Corleone. Da notizie che ci pervengono, il raggruppamento di professionisti incaricato della progettazione definitiva ha consegnato gli elaborati il 28 febbraio scorso. Quindi, in linea con il cronoprogramma che si era dato il commissario straordinario per la realizzazione dell’opera.

Adesso si procederà all’appalto? Ma quando mai! Il progetto verrà trasmesso agli Enti interessati per il rilascio dei pareri d competenza in sede di Conferenza di Servizi, che sarà indetta proprio dal commissario straordinario. Cosa che, stato a quanto ci risulta, dovrebbe avvenire entro la prossima settimana.

Quindi, siamo appena all’inizio di un lungo iter approvativo, a cui poi seguirà, Dio volendo, l’appalto dell’opera, all’interno del quale sarà compreso l’ultimo necessario “passaggio” progettuale: la redazione del progetto esecutivo.

Almeno due sono, a tal proposito, le domande che nascono spontanee in chi, come noi, conosce la normativa sui LLPP e rimane un pò perplesso:

  1. Ci risulta che ai sensi della D.L. 76 del luglio 2020 che norma la figura del Commissario Straordinario quello che leggiamo nel sito del Ministero delle Intrastrutture, esattamente QUI  vale a dire: “È previsto che l’approvazione dei progetti da parte dei Commissari, d’intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, sostituisca a effetto di legge ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori, salvo che per quelli relativi alla tutela ambientale e dei beni culturali e paesaggistici, per i quali è definita una specifica disciplina.” Il che significa che per l’approvazione del progetto poteva bastare il parere della Soprintendenza BB.CC.AA. Era proprio necessario indire una Conferenza dei servizi, procedura che invece di snellire (motivo per cui è stato nominato il commissario) molto spesso appesantisce l’iter approvativo? E non poteva, prima della definizione del progetto, inviare a questo ente gli elaborati di competenza, ovvero i cosiddetti “architettonici”?
  2. Dal momento che si tratta della revisione con adeguamento del progetto già redatto ed appaltato nel lontano 2006, era proprio necessario acquisire ex-novo i pareri? Certo, sappiamo che tali pareri hanno una scadenza, ma allora perchè non si provvedeva semplicemente a rinnovarli? La cosa, peraltro, sarebbe stata particolarmente agevole dato che, di fatto, i ponti progettati non possono essere diversi da quelli progettati, di cui sono già stati realizzati 3 fondazioni su 4.

Si potrebbe obiettare che l’adeguamento è principalmente strutturale, viste le novità normative intervenute nel 2018. Ma non era forse compito del commissario, a norma di Legge, sostituire questo parere (vedi punto 1)?

In realtà, quello che succede non ci sorprende affatto: di fronte agli “urrà” entusiastici e politicamente interessati che abbiamo ascoltato alla nomina del Commissario straordinario, avevamo già formulato valutazioni poco ottimistiche (QUI un nostro articolo esteso a tutte le nomine effettuate sul territorio nazionale). Puntualmente confermate dai fatti.

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