CONTINUA CON LA VALUTAZIONE DELLE LINEE E ED E1 L’ESAME DEL SISTEMA TRAM
LINEA E
Molto invasiva rispetto al viale Strasburgo, la cui configurazione verrebbe stravolta in un poco convincente scenario che vedrebbe complessivamente ridursi gli spazi per il deflusso veicolare, ed ancor più quelli destinati a parcheggio. Recuperati solo in minima parte tramite il parcheggio “Strasburgo” di soli 161 posti, il cui concentramento nei pressi di via Ingegneros comporterebbe vantaggi soltanto agli abitanti dell’ area limitrofa, densamente abitata.
Considerando che il viale sarebbe servito dalla Mal, e che per quest’ultima si prevede il prolungamento fino a Mondello, vale quanto avevamo detto per la linea A.
I flussi stimati, invero bassi, ne dimostrano la scarsa attrattività, che potrebbe tranquillamente essere ottenuta da sistemi in superficie privi di impianti fissi: nel caso in esame, essi sarebbero particolarmente onerosi, perché estesi 13 km circa. Si pensi che l’attuale rete ne misura complessivamente 17. Per quanto riguarda le alternative, soprattutto con riferimento alla borgata marina di Mondello, caratterizzata da una marcata stagionalità, ci riferiamo, in particolare, a sistemi di bus, anche non snodati, su corsie riservate. Non convince affatto il “ring” finale in corrispondenza della borgata marinara, con distanze molto elevate tra fermate nei due sensi.
LINEA E1
Particolare attenzione merita questo tratto di linea, in realtà una diramazione della linea E verso la stazione Francia del passante ferroviario.
Il dato della stima dei progettisti è particolarmente basso, per questa linea: soltanto 480.000 passeggeri/anno, vale a dire, su base giornaliera, 1300 passeggeri circa nei due sensi!. Un dato che sarebbe riduttivo anche per una normale linea di bus, capace di soddisfare in una sola ora il doppio di tale utenza.
Eppure vorremmo ricordare che la linea attraverserebbe aree residenziali densamente popolate lungo lo stesso viale Francia, viale Strasburgo e via Alcide de Gasperi. In cui hanno sede, oltre che rinomate attività commerciali, anche due poli scolastici con bacino di utenza di livello provinciale come i licei Meli (classico) e Galilei (Scientifico). Ma ciò che conterebbe comunque di più all’interno della linea è la presenza della stazione del passante ferroviario, la prima, da nord a sud, ad entrare in piena zona residenziale dopo aver attraversato la periferia.
Nel nostro studio sul passante ferroviario, tale stazione pesa sul totale dei flussi del passante, valutati intorno a 85.200 viaggiatori giornalieri a regime, per il 7%. Il che significherebbe per la stazione un flusso di circa 6.000 viaggiatori al giorno. Se ipotizzassimo che anche soltanto la metà di questi si trasferisse sul tram (circa 3000/giorno), i viaggiatori di questa linea supererebbero di gran lunga il totale giornaliero previsto nello studio trasportistico del “sistema tram”.
La stima, ovviamente, è per difetto, dato che la linea tranviaria sarebbe in grado di coprire tutte le aree attrattive del quartiere, come detto sopra, ma aprirebbe agli utenti della stazione la possibilità di accedere al centro tramite la interconnessione, a Villa Sofia, con la linea A. Inoltre, al valore suddetto dovrebbero sommarsi i residenti all’interno del bacino di utenza della E1, oltre agli utenti attratti dai poli ivi situati, che troverebbero ai due capolinea la possibilità di raggiungere praticamente ogni destinazione cittadina. Impensabile che tutto ciò generi soltanto 83 viaggiatori nell’ora di punta (vedi tabella)!
Tali ragionamenti devono farci riflettere anche sulle conseguenze per la linea A. Essa risentirebbe infatti di un travaso di utenti da e per la linea E1 ben superiore a quanto previsto in fase di studio trasportistico.
Dal che si deduce che anche la stima relativa agli utenti della linea A sarebbe stata sottovalutata, di un valore che difficilmente potremmo valutare in meno di qualche migliaio di viaggiatori/giorno. Ma, poiché la stessa stima dei progettisti prevede, in pratica, il funzionamento della linea in regime di saturazione, l’ulteriore incremento di utenza comporterebbe la crisi della linea A, incapace di soddisfare la domanda di trasporto nonostante i 20 tram/ora previsti.
LINK: LINEA A – LINEA B – LINEA C – LINEA D
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