IL TUNNEL HELSINKI-TALLIN DIVERRA’ REALTA’. SOLO POCHI ANNI PER DECIDERE E PROGETTARE UN’OPERA PIU’ COSTOSA DEL PONTE
Nei Paesi Baltici, sta per essere realizzato il progetto di una galleria che collegherà Helsinki, in Finlandia, a Tallin in Estonia. sarebbe il primo tratto del corridoio TEN-T Mare del Nord-Baltico.
MA Helsinki è anche il terminale di un altro corridoio, lo Scandinavo-Mediterraneo che finisce a La Valletta, in Malta, passando, nel suo ultimo tratto in Sicilia, collegando Messina,Catania e Palermo attraverso una ferrovia a cui già si lavora. Così come si lavorerà l’anno prossimo (secondo il cronoprogramma reso noto dal governo) al Ponte sullo Stretto, che darà continuità al corridoio collegando l’isola al continente. Peccato che da noi, dando per scontato che verranno rispettate le scadenza, saranno passati più di 50 anni dalle prime valutazioni di fattibilità per giungere alla fase realizzativa dell’opera.
Sul Baltico, invece, lo studio di fattibilità è del 2018, quando fu commissionato dall’European Regional Development Fund, in collaborazione con il Central Baltic Programme. Secondo i programmi, l’impresa potrebbe essere realizzata entro il 2030, prima ancora del Ponte. I costi dell’opera, che prevede due tunnel ferroviari sottomarini sotto il Golfo di Finlandia lunghi in tutto 103 chilometri, sono stimati in 15 miliardi di euro: 1,5 più del Ponte, opere di collegamento comprese, secondo le stime attuali.
Le due ore di traghetto tra le due città saranno quindi ridotte a mezz’ora di treno. I 60.000 estoni che lavorano a Helsinki avrebbero la possibilità di trasformare il rimpatrio del fine settimana in pendolarismo. Crescerebbe l’interscambio turistico tra le due sponde e parte del commercio marittimo sarà spostato su rotaia. Occorre considerare che l’itinerario alternativo via terra, che passa attraverso la Russia, è lungo 800 km.
Nessuno, da quelle parti, ha mai messo in discussione i benefici del collegamento ferroviario sottomarino, al punto che l’opera è stata inserita nella rete trans-europea dei trasporti Ten-T. Si consideri che l’opzione stradale attraverso la Russia prevede un tragitto di circa 800, e che attualmente i traghetti tra Helsinki e Tallinn impiegano due ore nelle relazioni più veloci, mentre per i servizi cargo le percorrenze sono anche più lunghe. Con il tunnel sottomarino i tempi si ridurrebbero drasticamente sia per i passeggeri sia per le merci.
Eppure, l’iter per la realizzazione dell’opera non ha avuto vita facile: c’è chi ha remato contro a partire dal ministero delle Finanze dell’Estonia che ha cercato di fermare il progetto, per varie ragioni, tecniche e ambientali.
Ma ora il Tribunale amministrativo estone ha stabilito che la richiesta per avviare le procedure di valutazione dell’impatto ambientale è del tutto legittima e quindi l’iter può riprendere. Questa decisione giunge anche in un momento propizio in quanto il Governo estone insediato a gennaio 2021, rispetto alla compagine precedente, ha manifestato un certo sostegno a favore del progetto del tunnel.